Concluso con successo il progetto PON presso l’istituto Comprensivo ”G.Verga” di Pachino.

Si è concluso il progetto PON presso l’istituto Comprensivo ”G.Verga” di Pachino. L’esperto esterno, il prof. Marco Vaccarella, lascia il testimone da coach al tutor, prof Costa S. ed alla prof.ssa Bonanno G. Un piccolo seme🌱è stato piantato per una futura squadra (FORTE) di Baskin. Il percorso è stato reso possibile grazie al progetto “Baskineoltre” realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport.

Queste le parole della Dirigente Scolastica Maria Grazia Caruso:

“Entusiasmo, coinvolgimento, inclusione: sono solo un assaggio di come può essere definito il Baskin, uno sport che mi ha affascinato dal primo momento in cui gli amici di Avola, Peppe Battaglia e Peppe Cataudella me ne parlarono tantissimi anni fa.Ero talmente entusiasta che mi prefissai da subito l’obiettivo di far conoscere a tutti la valenza pedagogica del baskin a scuola, quale sport che favorisce la vera inclusione. E tutto si gioca in quel suffisso “IN” nella stessa parola BASK-IN, che altro con è che la preposizione che più di tutte le altre è di grande portata inclusiva. “In” vuol dire “dentro”, un dentro che include altre preposizioni come “tra”, “con”, ovvero esserci con tutto sé stesso.Ecco che mi misi subito all’opera e per i ruoli che in questi anni ho ricoperto, da consigliere comunale, da docente e, da tre anni da dirigente scolastico, il mio sogno si è avverato. Il Baskin entra a pieno titolo tra gli sport scolastici, addirittura anche nei campionati studenteschi. Prima a Comiso all’IC Verga riesco a coinvolgere i docenti nella formazione e lascio lì il testimone e da soli continuano nell’avventura; quest’anno, nonostante la pandemia, il baskin decolla anche all’IC Verga di Pachino, grazie ai fondi del PON Apprendimento e socialità. Studenti, genitori, docenti, con in testa la dirigente scolastica e l’aiuto dell’Associazione Avola Basket e SuperAbili, tutti insieme nell’impegno comune di disseminare in tutte le scuole quella che per me è una eccellente pratica inclusiva. Lunga vita a chi l’ha pensato e a chi continua a crederci!”